ORM per .NET: un'interessante comparativa

Nel corso dello sviluppo di un progetto utilizzando l'Entity Framework per il layer di accesso ai dati e LINQ to Entities come formalismo per l'interrogazione del database, mi sono imbattuto in alcuni problemi di performance che mi hanno spinto a fare qualche approfondimento su questa tecnologia per l'accesso ai dati.

Premetto subito che sto usando il .NET Framework 4 insieme ai POCO come modello, in maniera da slegare la materializzazione degli oggetti dalla specifica tecnologia di accesso ai dati scelta.

Navigando sul sito di Devart (il database server usato dal progetto è Oracle 11g) ho trovato un link a ORMBattle.NET, un'interessantissimo sito che effettua una comparazione tra molteplici ORM su .NET valutandole l'implementazione di LINQ e le performance.

I risultati non sono per nulla scontati. Innanzitutto l'Entity Framework non è l'ORM più efficiente del lotto. Si può dire che fornisce un supporto a LINQ nella media, mentre dal punto di vista delle performance è complessivamente il terzultimo. Peggio di lui fanno solo NHibernate e Subsonic.

Molto interessanti, invece, sono le soluzioni DataObjects.NET e BLToolkit. Quest'ultimo, tuttavia, non può essere considerato un vero e proprio ORM in quanto, da quello che ho potuto vedere, effettua più che altro una materializzazione degli oggetti risultanti da una query. L'effort in termini di configurazione è sicuramente più elevato rispetto alle altre soluzioni e la valutazione di questo aspetto è a mio parere il punto debole della comparativa: non si considera quanto tempo fa risparmiare l'uso di un ORM rispetto ad altro o rispetto a non usarne per niente. E' certamente una valutazione difficile da stimare, ma secondo me non impossibile.

In fin dei conti che le performance degli ORM siano inferiori rispetto a fare query a botta di DataReader è certamente scontato, ma del resto non è per questo motivo che si utilizzano tali strumenti.

Sempre nell'ambito del lavoro svolto in questo progetto ho avuto modo di valutare il comportamento del provider di Devart con l'Entity Framework e analizzando le query generate posso serenamente affermare che, a parte cambiare le parentesi quadre con le virgolette e sostituire il token parameter @ con i due punti, altre differenze non ci sono nelle query generate rispetto al provider Microsoft per SQL Server,

A questo punto mi chiedo: si tratta di una limitazione dell'Entity Framework che non consente ad ogni singolo provider di generare completamente le query oppure i signori di Devart hanno "preso spunto" dal provider Microsoft per realizzare il loro per Oracle?