# Vifani 3.0: si passa ad Orchard

Prima o poi doveva accadere, era solo una questione di tempo. Chi mi conosce lo sa, ho un incontenibile passione per il mio lavoro, lo sviluppatore software, ma poiché in linea di principio è sempre bene allargare i propri orizzonti e non fossilizzarsi sempre sugli stessi aspetti, ho deciso di far evolvere il mio sito che, per la prima volta, invece di essere realizzato in toto dal sottoscritto, è basato su Orchard.

Per chi non lo conoscesse Orchard è un CMS opensource basato su ASP.NET MVC 3 che sta riscutendo un discreto successo, sia perché è uno dei pochissimi CMS opensource basato su tecnologie .NET all'avanguardia, sia perché rispetto ad altri CMS analoghi (vedi DotNetNuke), non risulta essere legato ad un pesante passato fatto di plugin e moduli più o meno pesanti e basati su ASP.NET Web Form, ma utilizza le più recenti ed efficienti tecnologie web Microsoft. A dirla tutta mi risulta che DotNetNuke recentemente con la versione 6 si sia anch'esso svecchiato, ma, come spesso faccio, al faticosamente evoluto ho preferito scegliere il totalmente nuovo.

Non posso chiaramente sottrarmi al classico confronto CMS vs "sito fatto a mano". Personalmente trovo che Orchard sia un CMS molto ordinato e preciso, ma è bene subito chiarire che l'idea secondo la quale affidarsi ad un CMS consenta di concentrarsi esclusivamente sui contenuti è una balla spaziale. Ho dedicato non poco tempo alla configurazione di Orchard, specie per quanto concerne l'aspetto grafico. Chiaramente esistono una serie di temi già preconfezionati, ma se uno ha un'idea ben precisa e vuole realizzarla, allora deve inevitabilmente mettere mano alle sue doti di programmatore o, se vogliamo, web designer per realizzare layout, stili CSS e quant'altro serva per dare corpo ad un tema di Orchard in maniera non molto dissimile da quanto ho già fatto con i miei siti web.

In particolare la mia idea era quella di migrare ad Orchard conservando il tema precedente non perché mi faccia particolarmente impazzire, ma perché rappresentava per me una sfida. Nel complesso penso di esserci riuscito e di essere andato oltre: non solo ho fatto in modo di ottenere un tema il più possibile simile al prevedente sito, ma ho inoltre utilizzato alcune funzionalità tipiche del nuovo standard HTML5: i tag semantici e il border radius. Il tutto dovrebbe sia migliorare l'indicizzazione sui motori di ricerca (sperando che Google e company utilizzino effettivamente i tag semantici per meglio comprendere la struttura dei contenuti di un sito web), che ridurre la quantità di codice HTML presente nella pagina e, in particolare, tutta la sfilza di div e micro div necessari per realizzare bordi arrotondati alla vecchia maniera. Lo scotto da pagare è di aver definitivamente buttato nel cesso la retrocompatibilità con i browser più datati: Internet Explorer 6 e 7 potrebbero avere qualche problema nella visualizzazione della barra di navigazione e di ricerca, mentre tutti i browser che non supportano semplicemente il border radius dello standard CSS 3, vedranno le varie sezioni squadrate.

Esistono chiaramente soluzioni per non imporsi tali limitazioni, ma innovare spesso significa anche tagliare i ponti col passato e questa è stata la mia scelta. Tra le nuove funzionalità del sito troverete il supporto all'open authentication e questo vi consentirà di accedere al mio sito ed utilizzare i vostri account di Facebook, Tweeter, ecc..., per autenticarvi e commentare il blog.